Pubblicata il: 23/06/2023
Quest’anno scolastico, parallelamente in tutti i territori, abbiamo lavorato a una co-progettazione.
In occasione dell'ultima Summer School, abbiamo condiviso i nostri progetti, lo stato di avanzamento e gli ostacoli che abbiamo incontrato durante il nostro percorso.
Il nostro progetto si chiama Tutti inclusi Nessuno Escluso. Noi veniamo da un piccolo paesino in provincia di Cosenza, con circa 9.000 abitanti. Quando abbiamo iniziato a co-progettare, ci siamo chiesti cosa potrebbe servire alla comunità trebisaccese e ai comuni limitrofi, tenendo in considerazione i bisogni sia dei giovani sia del resto della cittadinanza. Abbiamo pensato a un parco che potesse ospitare al suo interno diverse attività: lavoro, studio, svago… Deve avere anche degli scopi educativi, soprattutto rispetto all'ambiente. Abbiamo infatti deciso di arredare il parco con materiali riciclati. Ci siamo rivolti al Comune di Trebisacce e abbiamo coinvolto diverse figure, tra cui Sindaco, Vicesindaco, Assessori e architetti che ci hanno aiutato a individuare una posizione strategica per il parco, comoda soprattutto per gli studenti, che a causa degli orari dei bus spesso devono aspettare in paese anche due ore.
Il problema da cui siamo partiti è la mancanza di verde e la scarsa fruibilità degli spazi. Abbiamo fatto due tre sopralluoghi, in cui abbiamo compilato una scheda di ausilio per aiutarci a scegliere la posizione (centralità, visibilità, accessibilità, vicinanza ad attività commerciali e di ristorazione…). Una volta scelto il luogo, abbiamo iniziato a prendere le misure. Abbiamo fatto una bozza e abbiamo iniziato a ipotizzare tutte le cose che volevamo collocare: cestini, Wi-Fi, biblioteca, panchine… Abbiamo posto rampe per l’accessibilità per persone con disabilità e abbiamo inserito una colonnina di ricarica per computer e cellulari.
All’inizio ci sembrava quasi impossibile che noi ragazzi potessimo creare una cosa del genere, ma il 5 luglio forse riusciremo a inaugurare il parco.
Anche noi abbiamo proposto uno spazio all’aperto per studiare, conversare e mangiare per noi studenti. Gli obiettivi che ci eravamo fissati erano la creazione di uno spazio coperto, verificare la presenza della copertura Wi-Fi per facilitare lo studio e la responsabilizzazione di chi usa il parco per tenerlo pulito. Tra i tanti parchi, abbiamo scelto di focalizzarci su quelli più vicini alle scuole superiori e alla fine abbiamo scelto il parco San Carlo, che è poco frequentato e silenzioso, quindi buono per studiare. È sprovvisto di infrastrutture ma la sua posizione è buona ed è vicino a un bar.
Abbiamo coinvolto il corso IFTS (interior designer di un ente di formazione della zona) e i ragazzi del corso nhanno realizzato 5 progetti, presentati poi alla docente referente della scuola partner, al Comune e ad Action Aid. Alla fine è stato scelto un progetto modulare, ampliabile in caso di nuovi finanziamenti. Infatti il budget non è stato preso in considerazione dai corsisti, quindi avevamo paura che non si riuscisse a realizzare il progetto.
Dopo un incontro di formazione con studenti e operatori del territorio, abbiamo effettuato interviste sul territorio per capire se anche gli altri cittadini sentissero il bisogno di avere un parco ristrutturato. Abbiamo proseguito con incontri settimanali con il gruppo di lavoro di noi ragazzi e con la presentazione del progetto ai designer e alla successiva accettazione del progetto da parte del Comune.
Siamo riusciti infine a intercettare l’Ufficio dell’Urbanistica e del Verde Pubblico, giungendo a un accordo per la prossima realizzazione.
il nostro progetto è stata una riqualifica del parco Yaron Salatino, vicino alla nostra scuola. Abbiamo seguito tre fasi di progettazione (ascolto, avvio e definizione) che hanno previsto incontri tra le classi e laboratori di ascolto nel Municipio di Roma.
Abbiamo individuato i problemi: pulizia (c’erano i cestini ma erano strapieni e chi gestiva l'immondizia non veniva mai), illuminazione (non presente) e sicurezza (il parco era aperto h24, quindi chiunque poteva entrare).
Abbiamo cercato contatti come alleati e ci siamo proposti di finire il progetto entro luglio.
Abbiamo piantato nuovi alberi ed effettuato una pulizia del parco. La riqualifica dell'area giochi invece è gestita e finanziata dal Municipio. Per rendere il parco più sicuro abbiamo ipotizzato telecamere, ma nel frattempo abbiamo ipotizzato eventi e manifestazioni per tenere attivo il parco. L’unica fontanella che c'era era rotta, ma il Municipio la sta riparando. Abbiamo ipotizzato anche una pista ciclabile.
Abbiamo immaginato di realizzare la Festa dei Giovani dentro il parco e abbiamo previsto di dipingere un grande murales.
Per cominciare, ci siamo interrogati riguardo ai problemi principali della città (orari autobus, mancanza di posti al chiuso per incontrarsi…).
Abbiamo deciso di progettare un punto di incontro per i ragazzi che vogliono studiare o comunque incontrarsi quando hanno voglia di uscire e fuori piove. Volevamo mettere anche delle aree di svago (sala giochi, sala cinema…).
Abbiamo fatto tante interviste per capire se alcune cose potessero essere realizzate o meno e alla fine abbiamo scelto il posto. Volevamo farla in centro, ma non abbiamo mai avuto un contatto con il Comune e quindi abbiamo deciso di selezionare un’ex scuola elementare. Il processo deve ancora iniziare, perché il posto che abbiamo trovato chiedeva un pagamento ai ragazzi per accedere e non ci andava di imporlo. Durante il percorso della co-progettazione abbiamo incontrato vari esperti di diversi settori.
Speriamo che il processo cominci presto, altrimenti saremmo l’unico territorio che non è riuscito a portare a compimento il progetto.
Il nostro percorso è iniziato l’anno scorso, quando abbiamo iniziato a fare interviste agli stakeholders che avremmo poi coinvolto nel progetto. Abbiamo raccolto dati e opinioni e poi ci siamo chiesti cosa volessimo per la nostra città, non solo da studenti ma anche da cittadini. Sono emersi due problemi principali: bisogno di spazi di aggregazione e socializzazione, nello specifico luoghi al chiuso, e tutela ambientale. Nel nostro Istituto, infatti, c’è un’impronta molto green.
Abbiamo invitato tutti gli stakeholder, il Comune, l'Assessore all'Ambiente, l'Assessore alle Politiche Giovanili e diverse associazioni e abbiamo sottoposto loro queste due nostre esigenze. Loro hanno proposto di cercare di lavorare su entrambi, per cui alla fine si è deciso di fare una mappatura dei luoghi già presenti (abbiamo scelto di vedere cosa già funzionava ma che magari i ragazzi con conoscevano) e abbiamo scelto 4 luoghi: un locale privato, il locale di un'associazione e due Centri Aggregativi Giovanili.
Su questi abbiamo deciso di investire e portare delle migliorie che potessero attirare i ragazzi, oltre che creare una rete che permetta ai ragazzi di sapere dove andare. Nei locali verranno posizionati anche generatori di corrente elettrica che verranno sistemati da un fabbro in modo che chi arriva possa sedersi, pedalare e ricaricare il cellulare o altri dispositivi. Sono stati acquistati giochi da tavolo e il Comune ci ha messo a disposizione delle borracce, ricaricabili grazie ai filtri che purificano l’acqua che installeremo. Abbiamo anche messo utensili come piano cottura per poter scaldare il cibo.
Uno di questi luoghi è proprio sotto la scuola, ma i ragazzi non lo conoscevano!